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giovedì 14 giugno 2012

I mezzi del commercio: la pubblicità

La pubblicità è una forma di comunicazione esterna che le aziende compiono per farsi conoscere sul mercato. "La pubblicità è "quel complesso di comunicazioni a carattere non personale e a pagamento opportunamente programmato da una o più aziende per il perseguimento di finalità di natura commerciale." La pubblicità non mette direttamente in contatto l'utente con il target, ma viene diffusa attraverso i mass media (TV, stampa, radio, cinema, affissioni).

La pubblicità assume aspetti diversi a seconda del pubblico a cui si rivolge, modifica il suo contenuto secondo gli obiettivi e il ciclo di vita del prodotto. Se l'obiettivo è di vendita il messaggio è  di prodotto e viene descritto attraverso l'evidenziazione dei plus, se l'obiettivo è di comunicazione il messaggio è istituzionale e si sottolinea il marchio dell'azienda. Se l'obiettivo è incentivare la vendita o l'immagine di un intero settore la pubblicità è collettiva. Esistono altri due tipi di pubblicità, la pubblicità  multimarca e quella  progresso.
La prima, con obiettivo di vendita, presenta due prodotti affini ma non concorrenti come una lavatrice e un detersivo. La seconda invece ha l'obiettivo di trasmettere messaggi sociali (es. donazione di sangue) senza un riscontro commerciale.
Ciò che noi percepiamo della pubblicità è solo il risultato finale di un lavoro complesso che vede coinvolti:
- utenti
- agenzie di pubblicità
- concessionarie di pubblicità: vende spazi pubblicitari
- mezzi
- istituti di ricerca
L'utente per realizzare una campagna si rivolge all'agenzia di pubblicità, una struttura professionistica che idea e produce il messaggio. Da questo momento ha quindi inizio l'iter della politica pubblicitaria, una serie di azioni che renderanno concreta l'idea dell'utente trasformandosi in una campagna pubblicitaria in grado di raggiungere l' obiettivo di partenza. L'iter della politica pubblicitaria è composto da:
- definizione degli obiettivi
- definizione del target
- definizione dello stanziamento
- strategia creativa
- strategia mezzi
- valutazione dell'efficacia.
Definiti il target, gli obiettivi e il budget , l'azienda convoca l'agenzia e trasferisce queste informazioni all'account (persona dell'agenzia che fa da tramite tra le due entità). L'organico di un'azienda è composto da un presidente, un vicepresidente, un amministratore delegato al quale riferiscono un responsabile del personale, un responsabile amministrativo, un responsabile delle relazioni esterne e una coppia creativa, un responsabile dei mezzi e un responsabile della produzione.
La coppia creativa è costituita dal COPY e dall' ART. Il primo si occupa dei testi dei messaggi pubblicitari, il secondo della parte visiva, grafica o fotografica. (Mi piacerebbe fare l' ART o anche il COPY come lavoro) E' necessario l'affiatamento dei due perchè sono loro che definiscono la strategia creativa e cioè inventano la pubblicità.
Il responsabile mezzi invece sceglie i mezzi e stabilisce i veicoli, si occupa dell'acquisto degli spazi pubblicitari presso le concessionarie. Il responsabile della produzione produce la campagna.
L'efficacia della campagna viene valutata dagli Istituti di ricerca che effettuano indagini su tutti gli elementi del marketing.
Il  testimonial è un personaggio spesso famoso usato nelle campagne pubblicitarie per attirare il consumatore, garantire il prodotto o rivolgere il messaggio ad un target preciso. Momenti fondamentali della strategia creativa sono la definizione del tono, reason why e consumer benefit. Il tono è l'atmosfera del messaggio pubblicitario e cambia a seconda del target a cui si rivolge. Il consumer benefit è il vantaggio che il consumatore dovrebbe avere acquistando quel prodotto. Le motivazioni del beneficio promesso sono contenute nella reason why che dovrebbe spiegare e illustrare quanto esposto nel consumer benefit .

Alcuni spot:

Apple - Think different



Liquirizie Tabù



Gino Bramieri nello spot Moplen



Fiat 500



Caffè Paulista- Carmensita

 

martedì 12 giugno 2012

Il contrabbando

Il contrabbando è una forma di commercio transfrontaliero. Eludendo gli uffici doganali  o non dichiarando le merci soggette a dazio, il contrabbandiere supera delle barriere create per ragioni fiscali o di politica economica, sfruttando così a suo vantaggio i divari di prezzo naturali o artificiali fra diversi spazi economici. Ciò comporta un riequilibrio dei prezzi favorevole sia al venditore che all'acquirente. Il contrabbando è vietato dal punto di vista legale perché lede gli interessi delle signorie territoriali o degli stati nazionali. In un'accezione più ampia, comprende anche il trasporto illegale di persone da regioni in guerra o di crisi attraverso il confine sviz. La lotta contro il contrabbando dipende da un lato dal numero di guardie di frontiera impiegate e dal livello di organizzazione e dalla motivazione delle autorità di sorveglianza, e dall'altro dalle lacune esistenti nelle legislazioni nazionali. Al contrario di quanto avviene nell'UE, in Svizzera il contrabbando non è generalmente considerato un'azione criminosa, ma viene perseguito nell'ambito del diritto penale fiscale.
Dal XVI sec. commercianti operanti sull'odierno territorio nazionale praticarono il contrabbando su larga scala (per esempio di grano e prodotti tessili) per evitare il pagamento di dazi e pedaggi . Negli anni 1810-13 Napoleone fece occupare il Ticino dalle truppe e dai funzionari doganali del regno d'Italia, anche per lottare contro il contrabbando. Nelle regioni di frontiera, il blocco continentale e le guerre rivoluzionarie limitarono la circolazione illegale di merci, che comunque conobbe una ripresa negli anni 1820-30. Attorno alla fine del XIX sec. in particolare, la violazione delle barriere doganali costituì un ostacolo alla conclusione di accordi commerciali con i Paesi confinanti, come ad esempio con l'Italia nel 1878, quando quest'ultima pretese dal Consiglio fed. un accordo di cartello sulle tariffe doganali. A seconda dei prezzi e della domanda, fino alla metà del XX sec. le merci maggiormente oggetto di contrabbando furono soprattutto articoli di uso corrente (olio, sale, zucchero), oltre al tabacco e agli alcolici. Verso l'Italia, ad esempio, prima della seconda guerra mondiale venivano contrabbandati tabacco e caffè, spesso con l'assenso delle autorità locali. Durante la guerra, soprattutto negli anni 1943-44 giunsero in Svizzera in direzione contraria merci quali prosciutti, riso, biciclette e calzature, nonostante una rafforzata sorveglianza dei confini da parte delle guardie di frontiera. Il contrabbando soddisfaceva in primo luogo i bisogni della pop. locale e rappresentava per parecchie fam. da una parte e dall'altra del confine una fonte di reddito irrinunciabile. Tutte le regioni sviz. di confine erano toccate dal fenomeno, anche se con modalità e intensità diverse. Nel Ticino e nei Grigioni, in parte fino agli anni 1990-2000, il contrabbando si svolgeva con il consenso dei comandi delle guardie di frontiera. Dalla seconda guerra mondiale il fenomeno ha investito nuovi settori economici. All'inizio del XXI sec., il miglioramento dei trasporti e le tecnologie più moderne permettono ai contrabbandieri di essere attivi su scala mondiale operando dalla Svizzera, ciò che ha posto in primo piano il traffico di droghe, sigarette, armi, denaro e opere d'arte. Sebbene le quantità di merci acquistate o vendute in Svizzera siano piuttosto piccole, il Paese assume comunque la funzione, soprattutto attraverso i punti franchi, di piattaforma intern. di scambio per ricettatori, il che condiziona in particolare i rapporti con l'Unione europea.


Un fim storico che riprende il tema  del contrabbando è Ieri, oggi, domani(1963) diretto da Vittorio De SicaVittorio De Sica

Trama del film:
Il film è articolato in 3 episodi(solo il primo riguarda il contrabbando), ambientati in 3 grandi città italiane (Napoli, Roma e Milano) tutti interpretati dalla coppia Sophia Loren-Marcello Mastroianni.
Il primo episodio, intitolato Adelina è stato scritto da Eduardo De Filippo. La vicenda, realmente accaduta, ambientata a Napoli nel quartiere diForcella, è quella di una venditrice abusiva di sigarette, Adelina Sbaratti nel film, che, per non essere arrestata, ricorre ad una lunga serie di maternità. Il carcere sarà evitato fino a quando il marito Carmine non cederà sessualmente a tutta questa lunga serie di maternità. L'ispirazione nasce dalla storia vera della contrabbandiera napoletana Concetta Muccardi, che per non andare in carcere rimase incinta 19 volte, 7 delle quali finita con la nascita di figli. Continuò il suo "mestiere" di venditrice di sigarette di contrabbando fino alla morte, avvenuta il 21 novembre del 2001 all'età di 78 anni.